La moda usa e getta o fast fashion è un sistema lineare che non prevede il ricilo o riutilizzo dei capi, tutto dovuto al fatto che la disponibilità è enorme e i prezzi sono bassissimi.
In questo modo la vita dei capi è di una stagione, in alcuni casi anche meno.
Il costo del capo non deve essere valutato soltanto in base ai materiali e alla manodopera (spesso sottopagata) ma anche in base al costo per l’ambiente.
Negli ultimi giorni anche sulle testate giornalistiche nazionali ( qui l’articolo sul sito rainews) si è parlato delle discariche presenti in tutto il mondo.
Discariche dove finiscono gli abiti che sono gli scarti dell’industria della moda e quindi si parla di fast fashion inquinamento in Cile ad esempio, diventato polo internazionale per la raccolta dei capi invenduti, prodotti in Cina, in Bangladesh e provenienti da Asia, Stati Uniti ma anche dall’Europa.
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Delle circa 59000 tonnellate di vestiti che arrivano ogni anno una parte finisce nei negozi del Cile come abiti usati ma molti rimangono invenduti (circa 39000 tonnellate) e finiscono in queste discariche nel diserto.
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